COLON IRRITABILE
La sindrome del colon irritabile (IBS), con sintomi come gonfiore, dolore e irregolarità intestinale, è causata da fattori differenti, tra cui:
Alterata motilità intestinale.
Infezioni o intolleranze alimentari (es. lattosio).
Ipersensibilità a proteine (es. glutine) o allergie (es. nickel).
Alterazioni del microbiota intestinale e del metabolismo degli acidi biliari.
Proteine non digerite nello stomaco possono alterare l’equilibrio intestinale. Inoltre, studi hanno rilevato mastociti nella mucosa dei pazienti con IBS, che producono istamina, aumentando la permeabilità intestinale e influenzando il sistema nervoso centrale tramite l’asse intestino-cervello.
Il conseguente aumento dell’infiammazione amplifica la percezione del dolore (sensibilizzazione nervosa). Integratori lipidici specifici possono interrompere questo ciclo.
Un’attenta analisi dei sintomi e delle abitudini alimentari consente di applicare una nutrizione e integrazione funzionale per alleviare questi disturbi.
MALATTIE AUTOIMMUNI
Le malattie autoimmuni derivano da una reazione anomala del sistema immunitario, causata da fattori genetici e ambientali. Normalmente, il sistema distingue tra antigeni propri (self) e non propri, ma un malfunzionamento può portare all’attacco di cellule e tessuti propri, scatenando patologie autoimmuni.
Patologie come psoriasi, malattie infiammatorie croniche intestinali, tiroiditi autoimmuni, sclerosi multipla e Alzheimer condividono alcune cause comuni: genetiche, legate al sistema nervoso centrale, immunitario e intestinale.
La medicina propone diverse terapie farmacologiche, ma una nutrizione e integrazione specifica può agire a monte, interrompendo il circolo vizioso tipico di queste patologie.
Studi scientifici evidenziano che:
Il sistema immunitario, in risposta alla patologia, genera infiammazione cronica che danneggia i tessuti.
L’infiammazione aumenta i radicali liberi, che accelerano il catabolismo cellulare.
Il corpo produce cortisolo per limitare l’infiammazione, ma ciò inibisce la sintesi proteica, causando deficit funzionali.
L’intestino, principale porta d’ingresso delle molecole esterne, può innescare reazioni immunitarie se la sua permeabilità è alterata.
Il grasso viscerale produce molecole infiammatorie che aggravano la patologia.
Alcuni batteri, virus o miceti attivi possono riattivare malattie latenti.
Squilibri endocrini, metabolismo dell’istamina ed eccesso di omega-6 sono coinvolti.
Ad esempio, vitamina D e omega-3 modulano positivamente il sistema immunitario. Un’approfondita analisi dei sintomi e dello stile di vita può indirizzare verso un approccio nutrizionale efficace per queste patologie.
TUMORI
Il cancro comprende oltre 200 tipi di malattie caratterizzate da crescita cellulare incontrollata.
Il corpo possiede meccanismi di controllo per prevenire la trasformazione cellulare, ma quando questi falliscono, le cellule tumorali possono invadere i tessuti e diffondersi. Queste cellule consumano grandi quantità di glucosio per sopravvivere in condizioni di ipossia, tipica dei tumori solidi, producendo solo 2 unità di energia (ATP) invece di 36, con formazione di acido lattico e alterazione del pH.
La proliferazione tumorale stimola l’angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) per sostenere il proprio sviluppo. Inoltre, il tumore altera il metabolismo, riduce la funzionalità del sistema immunitario e provoca insulino-resistenza.
Un approccio nutrizionale può:
Regolare le concentrazioni di glucosio, sottraendo energia al tumore.
Ridurre l’infiammazione e la resistenza recettoriale.
Modulare l’angiogenesi con cibi anti-angiogenici.
Stabilizzare il pH per migliorare la funzionalità enzimatica.
Controllare i fattori di crescita (es. IGF-1).
Ridurre il grasso in eccesso, che favorisce la produzione di estrogeni, rilevanti nel tumore al seno.
Aumentare la massa muscolare per competere con il tumore nell’assorbimento dei nutrienti.
Attraverso strumenti come la bioimpedenziometria, è possibile monitorare la composizione corporea per personalizzare l’approccio nutrizionale nel tempo.
SQUILIBRI ORMONALI: FERTILITÀ E FUNZIONE ERETTILE
Patologie come ovaio policistico, endometriosi, irregolarità del ciclo, infertilità, menopausa, cistiti, vaginiti e disfunzione erettile derivano da uno squilibrio nella comunicazione cellulare e ormonale.
Gli ormoni regolano queste comunicazioni e possono presentare alterazioni nella produzione, trasporto o funzionalità recettoriale. Un apparente equilibrio ormonale può nascondere inefficienze nel legame ormone-recettore.
La disfunzione erettile, spesso legata a problemi vascolari, è influenzata da:
Ridotta produzione di ossido nitrico (inibita dallo stress e dal cortisolo).
Aumento di molecole infiammatorie e radicali liberi.
Grasso viscerale che altera il metabolismo lipidico e glucidico.
Una nutrizione mirata può modulare questi fattori, migliorando la fisiopatologia delle disfunzioni ormonali.
PATOLOGIE VARIE
Ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete, osteoporosi e anomalie di laboratorio (colesterolo, glicemia, acido urico) sono spesso trattate focalizzandosi sul sintomo e non sulle cause.
Ad esempio, invece di limitarsi a ridurre il colesterolo, si potrebbe indagare sulle ragioni che ne ostacolano lo smaltimento naturale, correlato a:
Vitamina D (coinvolta nella salute di muscoli, sistema immunitario e ossa).
Ormoni sessuali (DHEA, testosterone, estrogeni).
Cortisolo (contro lo stress).
Aldosterone (regola la pressione).
Bile (indispensabile per la digestione dei grassi).
La medicina funzionale utilizza il cibo per prevenire, curare e invertire le patologie, ripristinando le funzioni biologiche interconnesse. Questo approccio mira a rimuovere le cause scatenanti, migliorando la salute globale.